Gridi d'amore e di libertà
27 settembre 2007 - Cefalù, Corte delle Stelle
....................................................... quando ti si accende nel cuore l’amore per gli oppressi ti fa visita il futuro e ti offre tutta la felicità del creato ........................................................ |
gridi d’amore e di libertà canti dei popoli medi oggi curdi canti dei nativi americani canti della tradizione popolare siciliana canti di protesta di due anonimi pazzi noti vastasi di v.s. |
E’ stato riproposto a Pomezia, Viterbo, Certaldo, Vicenza.
In Cefalù la cornice naturale dove ha avuto luogo l’evento ha fatto da sfondo alle maschere, al manifesto “fuori centro” ai musicisti che hanno eseguito musica dal vivo.
L’evento è stato realizzato col patrocinio del Comune di Cefalù e ai partecipanti al nostro Laboratorio di drammatizzazione: A. e C. Di Francesca, V. Giannone, R. Brancato, ai musicisti Concetta Maranto al flauto e Vincenzo Blando alla chitarra, Pia Di Fatta e la sua lieve danza, che insieme a noi “vastasi” hanno dato risalto allo spirito di questi canti.
A proposito, nel 1770 i vastasi ai quali ci rapportiamo, i facchini palermitani, inventarono e portarono avanti per 30 anni in piazza Marina, un teatro talmente forte, vivace, nuovo, colorito che fu loro scippato da attori e autori celebri dell’epoca.
Resta, integro, un solo canovaccio: “Lu curtigghiu di li“Raunisi”. Tutti gli altri sono andati perduti; restano i titoli, il nome della loro maschera “Nofriu”, e la certezza che gli autori e gli attori colti non riuscirono ad eguagliare la forza dei vastasi.
Le opere d’arte fotografate e le dias sono di Giuseppe Lo Presti.